*CHERISSE s.f.
*CHERISSE s.f.
[FEW II-1, 439b carus]
0.1 cherisse.
0.2 Dal latino carus.
0.3 Il sostantivo, un hapax legomenon (non registrato da Holtus 1979), pare formato dall’agg. carus + il suffisso –ĭtia, che serve a trasformare una qualità, espressa dall’aggettivo, in un concetto astratto, espresso dal sostantivo. Una difficoltà consiste nel fatto che l’esito dovrebbe essere –esse per la normale apertura della –ĭ– in –e– (come in richesse, gentilesse, jeunesse, ecc.) e bisogna, quindi, presupporre nel latino volgare una base ītia. Un altro caso analogo potrebbe essere, tuttavia, jaunisse ‘itterizia’ (< galbinus ‘giallo’ + – ītia o īcia), per cui, a proposito del suffisso īcia, cfr. FEW IV, 26b galbinus.
0.4 1 ‘Cosa preziosa, ricchezza’.
0.5 Francesca Gambino 07.01.2020. Ultimo aggiornamento: Francesca Gambino 07.01.2020.
1 ‘Cosa preziosa, ricchezza’.
– « Desendi Gayne do u bon destrer loial. | «Montez», fist il, «flors de s enperial. | Menez en ai plus de cinq autretal; | Plus m’est cherisse quant le besogn voi tal | Qui mei donast l’avoir de Portegal.», L’Entrée d’Espagne, secondo quarto XIV sec., Padova, 4135.