[*CIESA] s. f.
[*CIESA] s. f.
[DEI 2, 876 cèsa; DEI 2, 932-33 cièsa; TLIO ciesa; Boerio ciesa, ciesòna, ciesèta; Paccagnella ciesa/ciexa); GDLI ciesa]
0.1 çexon.
0.2 Dal latino *caesa ‘siepe tagliata’.
0.3 Si tratta di un termine dei volgari italiani settentrionali, attestato dalle Rime di Francesco di Vannozzo (cfr. l’unico es. del TLIO) e da numerose occorrenze veneziane (cfr. il Boerio) e pavane (cfr. Paccagnella). L’aggiunta del suffisso –on è dovuta all’uniformazione sulla rima della lassa, che determina anche il cambiamento di genere del sostantivo. L’accrescitivo ciesòna, al femminile, è registrato comunque anche dal Boerio.
0.4 1 ‘Fratta, insieme di arbusti’.
0.5 Francesca Gambino 04.06.2021. Ultimo aggiornamento: Francesca Gambino 04.06.2021.
1 ‘Fratta, insieme di arbusti’.
– “Elo li trençe le figa e·l polmon | Morto li verse aprés un çexon.”, La Geste francor, Chevalerie Bovo, prima metà XIV s., Nord-Est (ed. Zarker Morgan), 5380.