CITOLE s. f.
CITOLE s. f.
[FEW II-1, 717b cithara; T-L citole]
0.1 citole, citoles.
0.2 Dal lat. cĭthăra, greco ϰιθάρα.
0.3 Il termine greco ϰιθάρα è stato adottato in latino nella forma cĭthăra, con l’accento sulla terzultima sillaba, che a sua volta ha dato origine a diverse famiglie di cordofoni europei. L’etimo sembra rimandare alla radice persiana tār ‘corda’ che si ritrova nel nome di un gruppo di cordofoni a manico lungo diffusi in Asia centrale e meridionale (cfr. Sachs 1980, p. 300). Dall’etimo greco derivano direttamente o indirettamente quattro tipi di denominazioni nelle lingue europee: guitarra, gittern, citola e cetra. Il più antico termine della famiglia è citola, documentato per la prima volta in occitano (metà XII sec.).
0.4 [Mus.] 1 ‘Strumento musicale a pizzico con la cassa a forma di otto’.
0.5 Nelle fonti medievali gittern e guitarra si riferivano a uno strumento con la cassa tonda, simile al liuto, più piccolo, mentre la citole aveva la cassa a forma di otto. In passato molti studiosi di strumenti medievali hanno indicato erroneamente con il termine “chitarra” quest’ultima per il fatto che assomiglia alla chitarra moderna.
0.6 Ella Nagy 14.01.2021. Ultimo aggiornamento: Ella Nagy 14.01.2021.
1 [Mus.] 1 ‘Strumento musicale a pizzico con la cassa a forma di otto’.
– «Dont la premiere chantoit merveillousement de sa boche, l’autre de flaut et de canon, la tierce de citole; qui par lor tres douz chant fasoient perir les nonsachanz qui par la mer aloient.» Brunetto Latini, Tresor, 1261-1266, 1, 136, 1.
– «Mes sor toutes choses covient il a guarder que il ne parole trop, por ce que en trop dire ne faut peché, et si come une sole corde descorde [tote] la citole, tout autresi par un mauvais mot dechiet son honor et son dit.» Brunetto Latini, Tresor, 1261-1266, 3, 75, 8.