[*ERADEGAR] v.
[*ERADEGAR] v.
[TLIO eradegar]
0.1 aradegé.
0.2 Dal latino erraticus (REW 2905). Cfr., inoltre, DEI errare ‘che cambia continuamente posto’; DEI erràtico («moden. andèr aràdeg, da cui il tipo venez. radegàr»).
0.3 Italianismo. Il lemma è registrato solo in testi settentrionali della Penisola italiana (ven., bologn., ferr., Anonimo Genovese).
0.4 1 ‘Andare senza una direzione determinata, alla cieca’.
0.5 Francesca Gambino 24.03.2021. Ultimo aggiornamento: Francesca Gambino 24.03.2021.
1 ‘Andare senza una direzione determinata, alla cieca’.
– “E m’en partì cun l’ovra fu finé, | Por venir enver la mer salé. | Ma in le boscho e fu aradegé, | Por altra via eo fu açaminé.”, La Geste francor, Enfances Bovo, prima metà XIV s., Nord-Est (ed. Zarker Morgan), 858.