RABI s.m.
RABI s.m.
[FEW X, 1a rabb; GD rabi; DMF rabbi; TLF rab; GDLI rabbi e rabbino]
0.1 rabi, rabis, rabbi.
0.2 Adattamento latino (attraverso il gr. ῥαββί, ῥαββεί) del titolo onorifico ebraico rabbī ‘mio maestro’. Da rabbī derivano il gr. ῥαββῖνος e il lat. tardo rabbinus, da cui l’ital. rabbino e gli analoghi vocaboli delle altre lingue moderne (cfr. Dizionario Treccani in linea rabbi).
0.3 1 Come appellativo ‘Maestro’ [Titolo onorifico dato dai giudei a chi ha un’autorità religiosa].
0.4 Francesca Gambino 09.11.2019. Ultimo aggiornamento: Francesca Gambino 09.11.2019.
1 Come appellativo ‘Maestro’ [Titolo onorifico dato dai giudei a chi ha un’autorità religiosa. Nei Vangeli, i discepoli si rivolgono spesso a Gesù con questo appellativo].
– «E dist: “Ave, rabi”; pues se fu a lu aprociés», Niccolò da Verona, Passion, 348.
– «Tantost cum vit Jhesus, si dit: “Ave, rabis.”», Passion, 61.