RIALFrI - Repertorio Informatizzato Antica Letteratura Franco-Italiana# ISSN 2282-6920

Repertorio Informatizzato Antica Letteratura Franco-Italiana

Repertorio Informatizzato Antica Letteratura Franco-Italiana

Montpellier, Bibliothèque interuniversitaire. Bibliothèque Universitaire Historique de Médecine, H 164

Descrizione materiale

Segnatura: H. 164

Origine: Metz.

Data: secolo XIV exeunte (secolo XV per quanto riguarda la c. 1, e l’indice di c. 2v).

Supporto: pergamena

Numero di carte: I (non numerato) + II (numerati 1 – 2) + 56 (numerate 3 – 58).

Formato: 321 x 240 mm.

Fascicolazione: 7 fascicoli di 8 cc. ciascuno (con richiami orizzontali inquadrati in un tratto di penna).

Foratura:

Rilegatura: medievale, fatta di assi di legno ricoperte da cuoio impresso a freddo. Presenza di chiodi; tracce di fermagli e di viti. Danneggiata dai tarli.

Mise en page: testo su due colonne di 39 linee ciascuna, tranne che alla c.1, dove la scrittura è a tutta pagina (32 linee + 6 linee).

Scrittura: littera textualis, tranne che alla c. 1 e alla c. 2v, dove la scrittura è una gotica corsiva. Note in margine in gotica corsiva.

Mani: una (più quella del trattatello trascritto alla c. 1).

Foliazione: moderna, in numeri arabi, a partire dal secondo foglio di guardia, 1 – 58. Resti della numerazione antica, in numeri romani, a partire dalla c. 17 (xl) fino alla c. 58 (iiiixxi).

Decorazione: iniziali filigranate, alternativamente in inchiostro rosso e blu; titoli rubricati. Alla c. 3, oggi difficilmente riconoscibile, lo scudo con le armi della famiglia d’Esch (o d’Aix): «écu fascé de 10 pièces d’hermine et du gueules»; nel margine inferiore della stessa carta, una «guimbarde ou trompe d’Allemagne» (lo strumento musicale che in italiano si chiama scacciapensieri), in colore rosso. Questo strumento mu­sicale era anch’esso emblema della famiglia d’Esch.

Legatura:

Altre informazioni: sul primo contropiatto della copertina, una pergamena con sopra scritto, in una scrittura della fine del sec. XV: «Plus.rs bials enssignement d’Aristotes fait a Alixandre, et plus.rs morallitez. | It. la passion notre Sr. | Il y ayt une table an cest livre, qui est devant l’istoire de la passion Jhesu Crist». Sempre sul primo contropiatto della copertina, in basso, si legge: «Dono dedit dominum De Corberon in suprema Alsatiensi curia senatus princeps 1745»; e poi: «ex libris Oratorii domini Jetai Collegii Trecopitheani». Alla c. 2v, scritta dalla stessa mano del secolo XV cui si deve la prima nota del contropiatto, una tavola incompleta del contenuto originario del manoscritto. Più in basso, sempre alla c. 2v, due distici: «Quant les vivans s’amanderont, | toutes mes trompes tromperont. | Ma trompe sonnera haulx ton | quant le monde devendra bon», dove le parole sottolineate sono espresse da un rudimentale disegno che raffigura «une guimbarde ou trompe d’Allemagne» (scacciapensieri; vedi qui sopra l’entrata dedicata alla decorazione). Gli stessi distici, dove la parola trompe è sempre sostituita dal disegno, si leggono (insieme con 6 distici in più) alla c. 161 nel ms. 189 della Bibliothèque d’Épinal, appartenuto anch’esso alla famiglia d’Esch (cfr. Bonnardot 1876, pp. 65 – 66 e 128). Dal ms. H 164, quando già faceva parte delle collezioni della Bibliothèque de l’École de Médecine di Montpellier, il famoso bibliofilo e ladro di libri Guglielmo Libri (1803 – 1869) sottrasse due fascicoli, uno di 8 carte, l’altro di 4 (in tutto 12 carte. Meyer li riconobbe in un frammento conservato (insieme con altri tre provenienti da differenti codici) in un cartolare appartenuto a lord Bertram Ashburnham (1797 – 1878), Libri 96. Oggi questi due fascicoli formano le cc. 45 – 56 di un ms. parigino, BNF Nouvèlles acquisitions latines 2335. Il ms. di Montpellier contiene una parte dell’opera di Filippo da Novara, Les quatre âges de l’homme: (un frammento, o meglio un estratto, adespoto e anepigrafo). L’estratto conserva soltanto i parr. 5.19 – 22 del testo edito in Melani 2015 (corrispondenti ai parr. 227-230 dell’edizione Fréville 1888). Questo testimone fu ignorato da Fréville 1888 per un curioso errore, peraltro non suo: infatti, stranamente, Paul Meyer (che pure lo aveva ben studiato) negò in modo nettissimo che il testo del ms. M avesse a che vedere con quello dell’opera di Filippo da Novara (Meyer 1886, p. 171). In Melani 2015 è stato invece utilizzato, ed è stato siglato M. Storicamente legato alla regione di Metz, questo testimone presenta numerosi tratti linguistici tipici dell’Est, compatibili con un copista nativo di quella città o nelle sue immediate vicinanze. Vero è che vari tratti rimandano (anche) ad altre regioni orientali (Champagne, per esempio). Il ms. della British Library di Londra, Add MS 28260 [vedi scheda in RIALFrI] è legato al nostro ms. (per quanto riguarda l’opera di Filippo da Novara) da un rapporto filogenetico. Il ms. di Montpellier è imparentato, per la sua lezione, anche ad un altro ms. di Metz, quello custodito oggi a Parigi, BNF français 17115 [vedi scheda in RIALFrI].

Antiche segnature:

Possessori: Jean d’Esch (…1373 –  ante 1398), maître échevin di Metz. Nicolas de Corberon (1689 – 1764, che ne fece dono nel 1745); Collège de l’Oratoire di Troyes.

Notizie storiche: la famiglia d’Esch o d’Aix (bilingue, come le versioni ortografiche del suo cognome: i suoi membri parlavano e scrivevano in francese e in tedesco) fu una delle più nobili e cospicue di Metz tra i secoli XIV e XVI. Vari suoi membri portarono il nome Jean, ma quello che possedette e commissionò il nostro ms. fu probabilmente lo Jean d’Esch maître échevin a Metz nel 1373 (cfr. Meyer 1886, p. 178). Quella d’Esch fu anche una famiglia di bibliofili, alla quale appartennero numerosi mss. in gran parte conservati nella Bibliothèque Municipale di Metz (cfr. Bonnardot 1876, p. 65 nota 1; Berger 1884, pp. 40-42). Berger 1884, parlando di un ms. del secolo XIII custodito alla Bibliothèque de l’Arsenal di Parigi, ms. 2083, dice che fu probabilmente prodotto in origine per i valdesi, all’epoca numerosi nella città lorenese. Questo ms. divenne poi proprietà dei d’Esch (vi si legge una nota di possesso di Jacques d’Esch, m. 1489). Tale origine valdese del ms. potrebbe essere forse messa in relazione con quanto si dice in Melani 2015 (par. 3.36 dell’introduzione), dove si avanza il sospetto che la devise dei d’Esch qui sopra riportata («Quant les vivans s’amanderont, | toutes mes trompes tromperont. | Ma trompe sonnera haulx ton | quant le monde devendra bon») possa contenere allusioni eterodosse. Nicolas de Corberon (1689 – 1764), altro proprietario conosciuto, era discendente di una nobile famiglia borgognona. Fu cavaliere, Consigliere del re, Avvocato generale (1711) e poi Primo Presidente del Consiglio Sovrano d’Alsazia (a Colmar) dal 1723 al 1747. Era figlio di Nicolas de Corberon (1653-1729), anch’egli cavaliere, Consigliere del re, Primo Presidente del Consiglio Sovrano d’Alsazia dal 1700 al 1723 e Consigliere di Stato; ma egli fu anche (e questo lo ricollega in qualche modo al nostro ms.) Procuratore Generale del Parlamento di Metz. Il Collège de l’Oratoire di Troyes appartenne congregazione dell’Oratoire de Jésus et Marie Immaculée, fondata nel 1611 da Pierre de Bérulle per promuovere l’insegnamento tra i giovani. Il Collège di Troyes nacque nel 1629 per iniziativa della dotta famiglia Pithou, che voleva opporsi all’influenza dei gesuiti nel campo dell’istruzione, un’influenza particolarmente sgradita a Troyes.

Contenuto

  1. 1: trattatello pseudo-ippocratico sulle virtù del vischio di quercia, inserito in epoca successiva: «Je, Ypocras, le plux soverain maistre en médecine…».
  2. 2v: indice incompleto del ms., che termina con il trattatello pseudo-ippocratico delle cc. 1-2. Prima vi sono indicate opere appartenenti ad una parte oggi perduta del codice (ricordiamo che l’odierna c. 17 corrisponde, nell’antica numerazione, alla c. xl: sembrerebbero dunque mancare le prime 23 carte). Per una trascrizione di questo indice cfr. Meyer 1886, pp. 164-165.
  3. 3 -19: traduzione francese anonima e in prosa del Secretum secretorum: «A son tres excellant signour et tres noble uzant de la foy cristienne Guys de Vallance». Sulla tradizione manoscritta romanza di quest’opera cfr. Zamuner 2005.
  4. 19 e v: Les proverbes Seneke, di anonimo (forse autore anche della Cronaca di Baudouin d’Avesnes, in cui questo testo risulta altrove inserito: cfr. Ruhe 1969): «Seneke son maistre fist il aussi morir a poi d’ochoison, car il le vit un jour devant lui».
  5. 19v – 20v: [Filippo da Novara, Des .iiij. tenz d’aage d’ome]; estratto adespoto e anepigrafo. Corrisponde ai parr. 5.19 – 22 del testo edito in Melani 2015 (parr. 227-230 dell’edizione Fréville 1888, che pure non lo utilizzò). Comincia con le parole: «La somme de bonne enfance ci est que li anfans soient duremant…».
  6. 20v – 21: autore anonimo, contrasto tra Gesù Cristo e l’anima, forse tradotto da un originale in latino non identificato: «Nostre sire parolle a l’arme et li arme li demande ainsi: Sire Deus, je dis que par droit deveis avoir mercy de moy…».
  7. 21 e v: autore anonimo, vita di Jourdain de Borrentrick, in prosa: «Il avint a freire Jordain, des freires proichours, qui pairloit a une personne qui avoit l’anemin ou cors, et demandait a l’anemin an queil leu qu’i seroit plus volantier».
  8. 21v: autore anonimo, insegnamenti di Salomone: «Qui fut onques que… soul jour antier…».
  9. 22 – 58: traduzione francese anonima, parte in versi parte in prosa, di un trattato latino sulla Passione di Michele da Massa, religioso agostiniano morto a Parigi nel 1336: «An l’ounour de la Trinitei | Trois persone en vraie unité…».

Dopo c. 58 seguivano in origine le 12 che oggi costituiscono le cc. 45 – 56 del ms. parigino BNF Nouvèlles acquisitions latines (NAL) 2335. Esse contengono:

  1. 45 (iiiixxii) – (50) (iiiixxvii): lettera del prete Gianni, in prosa francese: «Preste Jehan par lai graice de Jhesu Crit rois entre les cristiens…».
  2. 51 (iiiixxviii) – 53 (iiiixxx): raccolta delle litanie: «Les letanies sont faites .ij. fois en l’an…»
  3. 53 (iiixxx) – 56v (iiiixxxiii ): consulto di Jehan Le Fèvre (medico originario di Metz ma esercitante a Montpellier) per il trattamento della gotta di Jean d’Esch: «Veci comment il vous covient governeir conte la maladie de vos goutes…». [Nel margine alto si trova un disegno a inchiostro nero della guimbarde, simbolo della casata d’Esch].

Quatre âges de l’homme

Di quest’opera, prodotta a Cipro o comunque nei regni crociati d’Oltremare, non rimangono, per quanto se ne sappia, testimoni di origine oltremarina. L’intera tradizione manoscritta conosciuta – collocabile tra il…

Bibliografia

Edizioni dei Des .iiij. tenz d’aage d’ome di Filippo da Novara

Fréville, Marcel de

1888         Les quatre âges de l’homme, traité moral de Philippe de Navarre [sic] publié pour la première fois d’après les manuscrits de Paris, de Londres et de Metz par Marcel de, Paris, Firmin Didot pour la Société des anciens textes français, 1888.

 

Melani, Silvio

2015         Filippo da Novara, Des .iiij. tenz d’aage d’ome, un’edizione critica, tesi di Dottorato in Scienze Linguistiche e Letterarie, XXVII ciclo, Università di Udine, a.a 2013-2014 (2015).

 

Testi e studi

Bonnardot, François

1876         Notice du manuscrit 189 de la Bibliothèque d’Épinal, contenant des mélanges latins et français en vers et en prose, in «Bulletin de la société des ancient textes français», 2 (1876), pp. 64-132.

 

Berger, Samuel

1884         La Bible française au moyen age étude sur les plus anciennes versions de la Bible écrites en prose de langue dOïl, Paris, Imprimérie Nationale, 1884.

 

Meyer, Paul

1886         Notice d’un ms. Messin (Montpellier 164 et Libri 96), in «Romania», 15, 58-59 (1886), pp. 161-191.

 

Ruhe, Ernstpeter

1969         Les proverbes Seneke le philosophe von Ernstpeter Ruhe, München, Hueber (Beiträge zur romanischen Philologie des Mittelalters, 5), 1969.

 

Zamuner, Ilaria

2005         La tradizione romanza del Secretum secretorum pseudo-aristotelico, in «Studi medievali», 46 (2005), pp. 31-116.

 

Links

Un’ottima riproduzione a colori del ms. H 164 di Montpellier

http://www.biu-montpellier.fr/florabium/jsp/bium/num/view_diaporama_report.jsp?recordId=documents:BIU_DOCUMENTS:577&volumeIndex=1

E una altrettanto buona riproduzione del ms. parigino BNF NAL 2335

https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b6001218c/f1.image

Crediti

Scheda a cura di Silvio Melani.
Ultimo aggiornamento: 12 febbraio 2019.

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