Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana, Str. App. 14 (=279)
Il marciano Str. App. XIV è stato a lungo considerato l’unico testimone del Moamin franco-italiano, fino alla segnalazione del ms. Bruxelles, Bibliothèque Royale, IV 1208, da parte di Marruncheddu 2006.
Descrizione materiale
Segnatura: Str. App. 14 (=279).
Data: seconda metà del XIV sec.
Supporto: Pergamena di qualità non omogenea. Presenta fori di tarlo (ff. 10-15, 106-108), risarcimenti (f. 47) e parecchie lacerazioni ricucite. Il codice è quasi interamente palinsesto, con segni evidenti di rasura; cfr. Bisson 2008, p. 127.
Numero di carte: ff. II, 107.
Formato: in Tjerneld (1945, p. 7) 223 x 167 mm.; in Bisson (2008, p. 127) 220 x 165 mm.
Fascicolazione: I-IX8 (1-72), X6 (73-78), XI-XIII8 (79-103), XIV6 (104-108). L’ultimo fascicolo è stato privato del foglio iniziale in fase di preparazione del codice (rimane traccia del tallone). I fascicoli sono numerati con numeri romani sul verso dell’ultimo foglio, accanto al richiamo.
Foratura: –
Rigatura: A mina di piombo. Lo schema è tracciato con approssimazione e la distanza fra le linee verticali non è costante. Il copista lo rispetta solo in parte. Lo specchio di scrittura è di circa 155 x 115 mm. Margini: est. 35, int. 15, sup. 15, inf. 50 mm.
Legatura: antica, in pelle, su assi lignee. Misure: 235 x 175 mm. In un restauro di fine ’800 sono stati risarciti gli angoli, il dorso e parte del piatto posteriore.
Mise en page: Testo a piena pagina su 30 linee.
Scrittura: semigotica, secondo Tjerneld (1945, p. 7). In Bisson (2008, p. 127) si informa che «fino a f. 78 la scriptio inferior ha caratteristiche corsive (solo f. 108 presenta una gotica libraria) ed è disposta nel medesimo senso del testo superiore».
Mani: La scrittura gotica libraria è di mano di un solo copista che sottoscrive il lavoro al f. 108v: Explicit liber Deo gratias. Qui me scribebat Angelus de Fran[ch]onia nomen habebat. «Nonostante il nome del copista, lo stile della scrittura – per la sinuosità dei tratti e la rotondità degli occhielli – pare riconducibile all’ambito scrittorio italiano» (Bisson 2008, pp. 127-128).
Foliazione: in cifre arabe di colore nero risalente al XV secolo. È collocata in alto a destra, sul recto di ciascun foglio. Il f. 90 è numerato 91, provocando un errore in eccesso da quel punto in poi. Alcuni numeri sono stati ripassati in matita da mano recente (ff. 1-10, 38, 90). Cfr. Bisson 2008, p. 127.
Decorazione: A f. 1r un’iniziale intarsiata e alcune iniziali calligrafiche per la tavola dei capitoli. Alcune maiuscole del testo sono ritoccate in rosso. Il copista ha aggiunto le rubriche e, a margine, la numerazione dei capitoli. Rimangono gli spazi riservati. Cfr. Bisson 2008, p. 128.
Altre informazioni: Nel secondo foglio di guardia sono trascritte due ricette in dialetto veronese: l’una del XIV sec., l’altra del XV sec. Cfr. Tjerneld (1945, p. 7).
Il Str. App. XIV è stato a lungo considerato l’unico testimone del Moamin franco-italiano, fino alla segnalazione del ms. Bruxelles, Bibliothèque Royale, IV 1208, da parte di Marruncheddu, 2006.
Il testo del Moamin franco-italiano offerto dai due manoscritti è pressoché lo stesso. Si registrano tuttavia alcune differenza significative nella divisione del testo e nelle sezioni iniziali e finali dei singoli libri, che contengono i dati sulla storia della versione franco-italiana.
Le maggiori differenze fra i due manoscritti si riscontrano a livello linguistico e stilistico: il testo dell’inedito tradito dal ms. di Bruxelles è «letterale e rispetta sia la struttura della frase latina sia, in molti casi, il lessico, mentre il testo di Venezia ha pretese più letterarie. Il testo non è traslato alla lettera e in taluni casi è ampliato, fino alla ridondanza per chiarire i concetti esposti». (Marruncheddu, 2006, pp. 310-311).
Antiche segnature: Su f. 1r sono trascritte due segnature antiche: CIV 7, LXV 3; al centro l’indicazione dovuta al bibliotecario Jacopo Morelli: Appendice Ms. Cod. XIV.
Notizie storiche: Il codice è stato esemplato nella seconda metà del XIV secolo da Angelo de Franconia, copista che rivela un’educazione scrittoria di stampo italiano. Il codice entrò a far parte della Biblioteca dell’Università di Padova, forse attraverso le donazioni degli studenti della Natio Germanica. La prima notizia del codice fu data dal Morelli nel 1776 nel Catalogo dei codici Naniani latini e volgari. Nel 1791 il procuratore Francesco Pesaro suggerì al bibliotecario padovano Giuseppe Antonio Bonato che i codici di pregio avrebbero avuto più degna collocazione a Venezia. Poco più tardi si effettuò il trasferimento di oltre 60 manoscritti, fra i quali anche lo Str. App. 14 così descritto: Moamuyn. Des oiseaux de rapine. 4. Memb. (Bibl. Marciana, Ris. 102, f. 90r). Il possesso della Biblioteca Marciana è attestato dai timbri ai ff. 1r, 108v. A fine ’800 il codice fu sottoposto ad un restauro da parte del laboratorio Casolari di Modena (indicazione sulla controguardia posteriore).
È segnalato nell’Appendice manoscritta al catalogo Zanetti: Codice XIV. Membr. in 4°. Sec. XV (Bibliothèque de Padoue). De Moamyn. Du gouvernement des faucons, et des oiseaux de rapine, traduit de l’hebreu par Cheodie. Tarif. Des oiseaux de rapine traduit du Persian.
Contenuto
Livre de Moamin
Livre de Ghatrif
Bibliografia
Bisson, Sebastiano
2008 Il fondo francese della Biblioteca Marciana di Venezia, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2008, 127-129.
Ciàmpoli, Domenico
1897 I codici francesi della Reale Biblioteca Nazionale di S. Marco in Venezia descritti e illustrati, Venezia, 1897, 112-114.
Frati, Carlo
1908 Re Enzo e un’antica versione francese di due trattati di falconeria, in Miscellanea tassoniana di studi storici e letterari pubblicata nella Festa della Fossalta (XXVIII giugno 1908), a cura di Tommaso Casini e di Venceslao Santi, Bologna-Modena, Formiggini Editore, 1908, 61-81, in part. 74-75.
Marruncheddu, Sara
2006 Un trattato di falconeria in volgare: il Moamin franco-italiano, in Lo scaffale della biblioteca scientifica in volgare (secoli XIII-XIV). Atti del Convegno (Matera, 14-15 ottobre 2004), a cura di R. Librandi e R. Piro, Firenze, Sismel, 2006, 309-312.
Morelli, Iacopo
1776 Codices mss. lat. bibliothecae Nanianae, Venetiis, A. Zatta, 1776, 65-66.
Tjerneld, Håkan
1945 Moamin e Ghatrif. Traités de fauconnerie et des chiens de chasse. Édition princeps de la version franco-italienne avec 3 planches hors texte, par Håkan Tjerneld, Stockholm-Paris, Éditions C.E. Fritze-Librairie J. Thiébaud, 1945, 7-8.
Werth, H.
1888 Altfranzösische Jagdlehrbücher nebst Handschriften–bibliographie der abendländischen Jagdlitteratur überhaupt, in «Zeitschrift für romanische Philologie», XII (1888), 171-178.
Zanetti, Anton Maria
1741 Latina et italica D. Marci Bibliotheca codicum manu scriptorum per titulos digesta, [Venetiis], Apud Simonem Occhi bibliopolam, MDCCXLI.
Crediti
Scheda a cura di Serena Modena.
Ultimo aggiornamento: 4 febbraio 2013.