Canto di pellegrinaggio di Cremona
- Titles
- Canzone franco-italiana
- Dating
- Intorno al 1355.
- Incipit
- Sy magre son devenus
- Explicit
- lay si fa bon dedure!
- Form of the text
- Canzone composta di due stanze in cui a due coppie di settenari alternano due senari.
- Language
- Franco-italiano.
- Topic
- Racconto delle disavventure di un pellegrino francese in Italia.
- Type of text
- Componimento unico nel suo genere.
Contenuto
In un fascicolo manoscritto di sedici fogli segnato L. 78 dell’Archivio storico del Comune di Cremona, oltre ad alcuni statuti della città del 1349 e ad un’ordinanza del 1355, il tutto in latino, sono state vergate da una terza mano anche due canzoni, una in italiano, l’altra in franco-italiano, che rappresentano un caso per molti versi analogo al più celebre e antico esempio dei Memoriali bolognesi di componimenti poetici in volgare trascritti come riempitivi con cui i notai erano soliti “farcire” i propri registri per preservarli, secondo alcuni, da eventuali falsificazioni o più semplicemente, secondo altri, per diletto e puro svago.
La canzone francese, Sy magre son devenus, fortemente tinta di italianismi, presenta l’autore come un pellegrino in viaggio dalla Francia alla Romenie, cioè all’Italia, che si lagna delle fatiche che deve sopportare lungo il tragitto sul Colle del Moncenisio, la Lombardia e la Toscana, dei letti scomodi in cui è costretto a dormire senza compagnia, dell’impossibilità di spendere denari o di doverli spendere male, e pensa, magro e sparuto com’è, con rimpianto per tutto il tempo al buon vino fresco e frizzante, ai pasticci fumanti, ai polli in salsa d’agresto che ha lasciato nel suo Paese.
Il testo, che appare come un unicum nell’ambito dell’antica poesia popolaresca francese, non manca di presentare punti difficili e oscuri, a partire dal v. 2 tropo alegre ma enfondus (en fondus nel ms.), al quale Angelo Monteverdi 1933: 199 ha dato il senso di “abbastanza allegro ma liquefatto”, considerando ma come mais, «d’altronde ma potrebbe anche essere letto m’a, ma allora bisognerebbe mutare alegre in alegrie, considerando enfondus come un errore per enfondu, e dare alla frase un senso ironico (“la troppa allegria m’ha liquefatto”)», mentre per Arthur Långfors 1937: 473 alegre sarebbe errore per aler.
Bibliografia
Långfors, Arthur
1937 Mélanges de poésie lyrique française. Septième article. Chanson de Romieu italianisée, in «Romania», 1937, 63, pp. 470-493.
Monteverdi, Angelo
1933 Due canzoncine trecentesche, in «Studi medievali», n.s., VI, 1933, pp. 29-44; poi in ID., Saggi neolatini, Roma, 1945, pp. 183-208, da cui si cita.
Orlando, Sandro
1981 Rime dei Memoriali bolognesi (1279-1300), a cura di Sandro Orlando, Torino, Einaudi, 1981.
2004 Best sellers e notai: la tradizione estravagante delle rime fra Due e Trecento in Italia, in Da Guido Guinizzelli a Dante. Nuove prospettive sulla lirica del Duecento, Padova-Monselice, 10-12 maggio 2002, a cura di Furio Brugnolo e Gianfelice Peron, Padova, Il Poligrafo, 2004, pp. 257-270, p. 260.
Crediti
Scheda a cura di Serena Modena.
Pubblicazione della scheda: 2 dicembre 2016.