RIALFrI - Repertorio Informatizzato Antica Letteratura Franco-Italiana# ISSN 2282-6920

Repertorio Informatizzato Antica Letteratura Franco-Italiana

Repertorio Informatizzato Antica Letteratura Franco-Italiana

Frammento di Fra Mauro

Titles
Frammento
Dating
Fine del XIII sec.
Incipit
Marsile estoit in Panpalone lentes
Explicit
boni aubereghi e chorant destrieri
Form of the text
Lassa di décasyllabes.
Language
Franco-italiano.
Topic
Epico.

Contenuto

Il Livres dou Tresor di Brunetto Latini fu messo in versi, sempre in lingua d’oil, non molti anni dopo la composizione dell’opera di Brunetto. Questa versificazione, che secondo Alessandro D’Ancona fu fatta da un italiano, probabilmente da un veneto, è andata perduta e purtroppo ci restano solo due volgarizzamenti toscani (D’Ancona 1888, p. 119; Palumbo 2013, pp. 142-43).

La seconda di queste versioni è più ampia della prima di circa 400 versi, nei quali si narrano le avventure di Carlo Magno. In calce al codice che ce l’ha tramandata (Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, ms. Panciatichiano 28), si legge un nome, Fra Mauro, che dice di essere originario di Poggibonsi e di aver “scritto” il suo testo nel 1310. Non sappiamo però se si tratti dell’autore, del rimaneggiatore o di un semplice copista.

Quello che dal punto di vista del RIALFrI appare più interessante è che ad un certo punto in questa versione del Tesoro versificato è citato l’inizio del “libro” utilizzato per raccontare le vicende spagnole di Carlo Magno:

 

Marsile estoit in Panpalone lentes,

avoit en sa compangne .c. mile omes

a schuç e grainde cuir de rame d’accierz,

boni aubereghi e chorant destrieri.                              (ed. Palumbo 2013, p. 418, vv. 87-90)

 

D’Ancona (ed. 1888, p. 231, vv. 87-90) propone di restituire così questi versi, che potrebbero appartenere a una perduta chanson de geste franco-italiana, citata in modo approssimativo, forse a memoria, da Fra Mauro

 

Marsilie estoit en Pampelune entres

En sa compagne [a] .c. mile homes armes

A scut de gran cuir et heumes d’aciers

Et bon ausberc et bon corant destriers.

 

Il testo franco-italiano da cui sono stati tratti questi versi è andato perduto, ma ce ne possiamo fare un’idea attraverso il resoconto conservatoci dal Tesoro versificato (cfr. Palumbo 2013, pp. 142-52, con in appendice, pp. 413-30, l’edizione dei versi riguardanti la rotta di Roncisvalle).

Manoscritti

Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, ms. Panciatichiano 28 (80; III.1).

Bibliografia

D’Ancona, Alessandro

1888                Il “Tesoro” di Brunetto Latini versificato, «Atti della R. Accademia dei Lincei. Classe di Scienze morali, storiche e filologiche», s. IV, IV (1888), pp. 111-276.

 

Palumbo, Giovanni

2013                La “Chanson de Roland” in Italia nel medioevo, prefazione di Cesare Segre, Roma, Salerno, 2013.

Crediti

Scheda a cura di Francesca Gambino.
Ultimo aggiornamento: 23 agosto 2014.

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