Gli inserti francesi nei “Carmina Burana”.
- Titles
- Gli inserti francesi nei Carmina Burana.
- Dating
- 1225 circa.
- Language
- Latino e franco-italiano.
Contenuto
Scoperti in un codice del 1225 circa, ora conservato nella Staatsbibliothek di Monaco di Baviera e noto col nome di Codex latinus monacensis 4660 (Carmina Burana) e 4660a (Fragmenta Burana), ma proveniente dal monastero benedettino di Beuern in Baviera (Bura Sancti Benedicti), i Carmina Burana, la silloge di quasi duecento canti goliardici in latino che esaltano il gioco, il vino e l’amore e satireggiano la corruzione della chiesa, contengono anche tre testi bilingui dove al latino si associa, liberamente oppure in sedi fisse, il francese. Si tratta dei brani 94, 95 e 118 dell’edizione Hilka-Schumann 1941, che sarebbero entrati a far parte della raccolta dopo aver circolato in Italia, come rivelano alcune spie linguistiche già segnalate da Giulio Bertoni nel 1912: l’uso di –a finale in dama, amia e zevaleria, di altri, le forme planszer e planser che rispecchiano il friulano plànzi, e ricondurrebbero l’origine del brano 118 in particolare all’area lombardo-friulana.
Bibliografia
Bartsch, Karl
1871 Zur provenzalischen Literatur: I. Ein lateinisch-provenzalisches Lied, in «Jahrbuch für romanische und englische Literatur», 12, 1871, pp. 1-6.
Bertoni, Giulio
1912 Intorno ai «Carmina Burana», in «Zeitschrift für romanische Philologie», 36, 1912, pp. 42-46.
Hilka, Alfons – Schumann, Otto
1941 Carmina Burana, mit Benutzung der Vorarbeiten Wilhelm Meyers, kritisch herausgegeben von Alfons Hilka und Otto Schumann, I: Text, 2. Die Liebeslieder, herausgegeben von Otto Schumann, Heidelberg, Winter, 1941.
Crediti
Scheda a cura di Serena Modena.
Ultimo aggiornamento: 5 novembre 2015.