RIALFrI - Repertorio Informatizzato Antica Letteratura Franco-Italiana# ISSN 2282-6920

Repertorio Informatizzato Antica Letteratura Franco-Italiana

Repertorio Informatizzato Antica Letteratura Franco-Italiana

Prise de Pampelune (continuazione dell’Entrée d’Espagne)

Titles
Continuazione dell’Entrée d’Espagne.
Dating
Metà XIV sec.
Incipit
Cum fu la sbare overte, le vailant roi Lombart
s’en isi primerain sour un detrier liart […].
Explicit
[…] che celle giant Païne fu trençee e oucise
e la ville robee e destruite e maomise.
Deo gratias Amen
Form of the text
Lasse monorime di alessandrini di lunghezza variabile.
Language
Il manoscritto è stato copiato in Italia, probabilmente in area veneta o emiliana, e la sua lingua presenta, sia a livello fonetico che morfologico, fenomeni di interferenza tra francese e italiano settentrionale.
Topic
Racconto delle vittorie di Carlomagno in terra di Spagna, da Pamplona ad Astorga, per liberare dai Saraceni il cammino di Santiago.
Type of text
Creazione originale di Niccolò da Verona che, come si legge nei 131 versi copiati alla fine del ms. marc. fr. 21 (252) contenente l’Entrée d’Espagne, desidera porre in rima la complue dell’anonimo poema epico. Per l’attribuzione della Prise a Niccolò da Verona e la questione della doppia ‘continuazione’ dell’Entrée, cfr. Di Ninni 1992: 11-14 e bibliografia lì citata.

Testo

La chanson, composta nell’Italia settentrionale verso la metà del XIV sec. (la sola notizia certa riguardante l’autore, Niccolò da Verona, rimane la sua presenza a Ferrara all’inizio degli anni quaranta del Trecento), è un lungo elenco delle conquiste franche in Spagna sulla via del cammino di san Giacomo. L’episodio iniziale della presa di Pamplona pone in rilievo da un lato la figura di re Desiderio di Pavia, che in cambio della città espugnata ottiene da Carlomagno l’affrancamento di tutti i Lombardi, e dall’altro del re pagano Malzerigi, desideroso di vendicarsi per la sconfitta subita e per la perdita del prode figlio Isoriés che è passato tra le fila cristiane.

Il testo è conservato da un unico manoscritto, completo, che non sembra però offrirne una versione integrale.

Autore


Nicolò da Verona

Scarse, e ricavabili dalle sue sole opere, sono le notizie che possediamo su Nicolò da Verona. Tutto ciò che sappiamo infatti per certo su questo poeta è che si chiamava…

Manoscritti


Lingua

Nonostante Niccolò ambisca, secondo quanto si legge nella Pharsale, a scrivere come un “buen françois”, le imperfezioni linguistiche, certe esitazioni sintattiche e il vocabolario ristretto rivelano a tratti la sua origine italiana e la conoscenza non sempre ineccepibile dell’antico oitanico.

Alcune alternanze vocaliche presenti nel manoscritto, infatti, dimostrano che l’autore, o i copisti, non sempre sembrano rendersi conto delle regole che originano in francese determinate uscite. Tali oscillazioni, certo sottomesse talvolta ad esigenze di rima, riguardano innanzitutto le forme in –e– / –ie– che, ferma la generale prevalenza di queste ultime nella Prise de Pampelune, compaiono anche mescolate in una stessa lassa (ad es. liés 391 : apelés 392 : porpensiés 393). A queste si aggiungono le oscillazioni –ain / –ein / –an / –en (ad es. lontan in rima 2203, lontein 3941; primerain 2, primeran 1263, primerein 3783; certan in rima 1379, certens in rima 1568, certein 3586; contant 2695, content in rima 5643), –ais / –as (ad es. bais 558, bas 5695) e –oi / –ei / –i (ad es. conseil 2730, consil 2023). Alternano ancora entro una medesima lassa le uscite in –or / –our (ad es. peor 4773 : aomensour 4774), con netta preferenza per quest’ultima forma lungo tutto il poema. Scarsa conoscenza delle regole grammaticali del francese antico si avvertono anche nel mancato rispetto della declinazione bicasuale o nel trattamento delle vocali finali diverse da -A, per cui in alcuni casi la –e finale manca dove avrebbe dovuto comparire e, al contrario, viene altrove introdotta erroneamente. Rispecchiano poi l’esito italiano altri fenomeni, come i casi di omissione di e– prostetica davanti a s– impura (stranze 1622 ma estranzes 5404) o la conservazione da parte di –i– in iato del suo posto etimologico, laddove in francese dovrebbe passare nella sillaba precedente (glorie 1828). Infine, sono da notare certe incertezze nella resa di c + a (cambre, zambre, çambre) o di c– seguita da vocale palatale (cival, zival, çival, chivaler, civalers) e l’oscillazione tra qu– / q– / ch– (qui / qi / chi e que / qe / che) che rispecchia ora la grafia francese ora quella italiana.

Alcuni particolari usi linguistici di Niccolò di Verona, che hanno permesso di attribuire a lui, già autore della Pharsale e di una Passion, questa chanson epica, sono il passaggio di al– > ao (aobour 856, sauf 797, aotan 2223, ecc.), la frequente enclisi di le, articolo o pronome, se preceduto da un elemento terminante in vocale, con riduzione della l e, talvolta, dittongamento di o in ou, l’uso di trou per trop e, a livello più propriamente lessicale, il sovrabbondante ricorso a ond col significato di ‘per cui’.

Bibliografia

Edizioni

  • Bekker, Immanuel1841                           Die Altfranzösischen Romane der St. Marcus bibliothek (Lat. et Ital. D. Marci biblioth. p. 257). Proben und Auszüge, “Philologische und historische Abhandlungen der königlichen Akademie der Wissenschaften zu Berlin”, 1841, 213-293. [Edizione parziale]
  • Mussafia, Adolf1864                Altfranzösische Gedichte aus venezianischen Handschriften, I. La Prise de Pampelune, Wien, Gerold’s Sohn, 1864.
  • Di Ninni, Franca (ed.)1992                Niccolò da Verona, Opere. Pharsale, Continuazione dell’Entrée d’Espagne, Passion, Venezia, Marsilio, 1992.
    Recens. di A. J. Holden, “Romania”, 113 (1992-1995), 554-557.

 

Studi

  • Bédier, Joseph1907                La “Prise de Pampelune” et la route de Saint-Jacques de Compostelle, “Romanische Forschungen”, 23 (1907), 805-817.
  • Braghirolli, Willelmo – Meyer, Paul – Paris, Gaston1880                           Inventaire des manuscrits en langue française possédés par Francesco Gonzaga I, Capitaine de Mantoue, mort en 1407, “Romania”, 9 (1880), 497-514.
  • Carrara, Enrico1932                Da Rolando a Morgante, Torino, L’erma, 1932.
  • Crescini, Vincenzo1896-1897      Di Nicolò da Verona, “Atti dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti”, 55 (1896-1897), 1290-1306 [ora in Romànica fragmenta. Scritti scelti dall’autore, Torino, Chiantore, 1932, 351-366].
  • Di Ninni, Franca1974-1975    Il discorso diretto nelle opere di Niccolò da Verona, “Atti dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti”, 133 (1974-1975), 263-294.

    1980                L’episodio di Guron de Bretagne nella “Prise de Pampelune”, “Cultura neolatina”, 40 (1980), 183-192.

    1991                Dall’epica ai cantari: Malzarigi. Storia di un personaggio, in Studi Medievali e Romanzi in memoria di Alberto Limentani, Roma, Jouvence, 1991, 81-92.

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    1965                Poemi cavallereschi del Trecento, Torino, UTET, 1965, 125-183.

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  • Holtus, Günter1993                Una nuova edizione di tre testi franco-italiani, “Zeitschrift für romanische Philologie”, 109 (1993), 590-597.
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    1980                Epica feudale e pubblico borghese. Per la storia poetica di Carlomagno in Italia, Padova, Liviana, 1980.

  • Lelong, Chloé2011                L’oeuvre de Nicolas de Vérone. Intertextualité et création dans la littérature épique franco-italienne du XIVe siècle, Paris, Champion, 2011.
  • Limentani, Alberto1976                L’epica in “lengue de France”: l’“Entrée d’Espagne” e Niccolò da Verona, in Storia della Cultura Veneta, II. Il Trecento, Vicenza, Pozza, 1976, 338-368 [ora in L’“Entrée d’Espagne” e i Signori d’Italia, a cura di Marco Infurna e Francesco Zambon, Padova, Antenore, 1992, 3-44].
  • Massart, Robert1964                Contribution à l’étude du vocabulaire de Nicolas de Vérone, in Mélanges de linguistique romane et philologie médiévale offerts à Monsieur Maurice Delbouille, 2 voll., Gembloux, Duculot, 1964, I, 421-450.
  • Riccoboni, Daniele1896-1901      Studi sul dialetto veneto, II. Intorno alla lingua di Nicola da Verona, trovero del secolo XIV, “Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti”, 55 (1896-1897), 1239-1246.
  • Ruggieri, Ruggero M.1969                Les Lombards dans les chansons de geste, in Actes et mémoires du IV Congrès International de la Société de Rencesvals (Heidelberg, 28 août – 2 septembre 1967), éd. Erich Köhler, Heidelberg, Winter, 1969, 37-45.
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  • Specht, René1981                Nicolas de Vérone, la Prise de Pampelune et le Chemin de Saint Jacques, in VIII Congreso de la Société Rencesvals (Pamplona – Santiago de Compostela, 15-25 de agosto de 1978), Pamplona, Institución Príncipe de Viana, 1981, 469-474.

    1982                Recherches sur Nicolas de Vérone. Contribution à l’étude de la littérature franco-italienne du quatorzième siècle, Berne / Francfort, Lang, 1982.

    Recens. di N. Bradley-Cromey, “Olifant”, 9.1-2 (1981-1982), 70-74. — A. M. Babbi, “Quaderni di lingue e letterature”, 8 (1983), 269. — A. Limentani, “Romania”, 104 (1983), 261-265. — L. Formisano, “Medioevo Romanzo”, 9 (1984), 299-305. — J. Horrent, “Le Moyen Âge”, 90.3-4 (1984), 559-563. — G. Holtus, “ Zeitschrift für romanische Philologie”, 102 (1986), 207-210. — J. Levy, “Romance Philology”, 46.1 (1992),  89-92.

  • Vidossi, Giuseppe – Arese, Felice1956                Nicolò da Verona. Da “La Prisa di Pampelona”, in Le Origini. Testi latini, italiani, provenzali e franco-italiani, a cura di Antonio Viscardi, Bruno e Tilde Nardi, Giuseppe Vidossi, Felice Arese, Milano / Napoli, Riccardo Ricciardi, 1956, 1186-99.
  • Wahle, Hermann1890                            Die Syntax in den franco-italienischen Dichtungen des Nicolas von Verona, in Jahrbuch des Pädagogiums zum Kloster Unser Lieben Frauen in Magdeburg und Einladung zur öffentlichen Prüfung, Magdeburg, Baensch, 1890, 1-33.

Crediti

Scheda a cura di Rachele Fassanelli

Ultimo aggiornamento: 28 maggio 2012

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