RIALFrI - Repertorio Informatizzato Antica Letteratura Franco-Italiana# ISSN 2282-6920

Repertorio Informatizzato Antica Letteratura Franco-Italiana

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Ordinanza in francese di Carlo I d’Angiò del 27 ottobre 1277

Contenuto

Ordinanza in francese emanata a Foggia il 27 ottobre 1277 da Carlo I, nella quale fu stabilito che tutti i proventi del Regno di Sicilia dovessero affluire nella tesoreria, scorporata dalla camera e allocata a Napoli nel Castello di S. Salvatore a Mare, o Castel dell’Ovo. La nuova istituzione fu affidata alla custodia di tre tesorieri di fiducia del sovrano, due francesi (Guillaume Boucel, di Parigi, e Pierre Boudin, di Angers) e un italiano (Riso della Marra, di Barletta), soggetti al controllo dei maestri razionali e personalmente responsabili delle somme di denaro che venivano loro consegnate.

Nell’ordinanza Carlo I prescrisse l’uso del francese in luogo del latino per i mandati ai tesorieri e la loro contabilità (ovvero le apodisse, ricevute che i tesorieri rilasciavano ai funzionari incaricati di effettuare i versamenti, e le antapoche, cedole appositamente ideate per scongiurare le falsificazioni dell’ammontare del versamento, che ogni funzionario restituiva a sua volta ai tesorieri, e nelle quali la somma indicata doveva essere conforme a quella dell’apodissa). I tesorieri avevano poi il compito di aggiornare quotidianamente due quaderni, uno in francese e uno in latino, con le somme incassate, che venivano sottoposti periodicamente ai revisori dei conti, dal lavoro dei quali si ottenevano ulteriori registri.

Si è ritenuto che l’adozione stessa della lingua d’oïl per questi documenti fosse, in un contesto alloglotto come quello napoletano, una misura di precauzione contro la loro temuta falsificazione, in quanto doveva essere più difficile per un italiano falsificare un documento in francese che non un documento in latino.

La produzione di queste scritture in francese da parte degli ufficiali del Tesoro si interruppe comunque pochi anni dopo (a partire dal 1283, anno in cui Carlo II, vicario per il padre, convoca il parlamento di San Martino), a favore esclusivamente del latino e in linea con tutti gli altri documenti giuridici, politici e amministrativi provenienti dalla cancelleria angioina.

Bibliografia

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Crediti

Scheda a cura di Serena Modena.
Pubblicazione della scheda: 4 aprile 2018.

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