Didascalie nel ciclo di affreschi della “Pretura” di Bilate (Como).
- Titles
- Didascalie nel ciclo di affreschi della “Pretura” di Bilate (Como).
- Dating
- Seconda metà del Quattrocento.
- Incipit
- Italiano.
- Type of text
- Didascalie indicanti Rolando e Ferraù in un ciclo di affreschi attualmente conservato in una collezione privata milanese.
Contenuto
In località Bilate, nel comune di Carlazzo (Co), in Val Menaggio o Valle di Porlezza, come viene anche talvolta indicata, si trova un edificio rurale, da sempre adibito a stalla e fienile, al cui interno era presente un ciclo di affreschi di soggetto cavalleresco databile tra la metà del Quattrocento e il 1480-1490.
Noto come “Pretura” o “Prigione”, forse perché si trattava all’epoca di un ufficio giudiziario e/o di polizia, l’edificio, stando a quanto risulta dalle ricerche recenti di Marco Infurna, doveva gravitare intorno ai possedimenti del signore di Porlezza, Ambrogino di Longhignana, il quale tenne per primo questa pieve in feudo dal duca di Milano Galeazzo Maria Sforza che gliela concesse il 20 marzo 1470.
L’edificio si presenta affrescato anche sui muri esterni: sulla facciata principale è collocato un affresco che raffigura la Trinità; sulla parete nord, si trovava invece un affresco della Vergine Maria seduta su un trono, oggi non più visibile, eseguito utilizzando solo le tonalità del rosso.
L’affresco di soggetto cavalleresco che si trovava dentro l’edificio è incentrato sul duello tra Rolando e Ferraù presso Lazera (l’attuale Najèra), il cui racconto originario proviene dalla Cronaca dello pseudo-Turpino. Staccato dalle pareti dell’edificio nel 1961, messo su tela e restaurato, esso fa parte attualmente di una collezione privata milanese.
L’affresco, che prima delle ricerche di Infurna si pensava perduto, era noto solo tramite la descrizione e le testimonianze fotografiche che ne aveva fatto Ignazio Vigoni nel 1952. Ciò che oggi resta dell’affresco descritto da Vigoni è la scena del duello e l’immagine di una figura femminile dalle dita artigliate circondata da un ornato floreale. Il personaggio femminile in questione è Lanfussa, la madre di Ferraù, la figura demoniaca che brama straziare con le sue unghie il corpo del nemico del figlio, presente nella Spagna in rima, sia nella versione “maggiore” in 40 cantari che in quella “minore” in 34. Oltre al personaggio femminile, la parete ovest includeva anche la figura di un re, quasi sicuramente Carlo Magno. Ciascun personaggio rivolgeva lo sguardo verso il proprio congiunto.
A confermare l’individuazione della Spagna in rima quale fonte letteraria dell’affresco di Bilate è anche il fatto che lo scontro decisivo del lungo duello tra il paladino cristiano e il cavaliere moro avviene su un ponte. «Il raffronto della rappresentazione del ponte nel dipinto di Bilate con quelle ricavabili dalle due versioni della Spagna in rima permette forse di ipotizzare la Spagna minore, ovvero la versione di tradizione padana, come fonte più prossima dell’affresco» (Infurna 2016, pp. 371-372).
La didascalia con il nome Rolando, posta a fianco della testa dell’eroe, non è da escludersi che possa essere preceduta da qualche tratto corrispondente ad una a, per cui si avrebbe la forma «arolando, con prostesi di a, fenomeno diffuso nelle scriptae padane» (Idem, p. 373, nota 17).
Quanto alla didascalia con il nome dell’avversario di Rolando essa si presenta nella variante Feroagudo, che priva di sonorizzazione della dentale si trova isolata nei Fatti di Spagna (cap. XLVII, p. 115). Cfr. Idem, p. 374, nota 18.
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Marco Infurna, Il duello di Rolando e Feraguto sul ponte in un affresco lombardo del Quattrocento, in “Par estude ou par acoustumance”. Saggi offerti a Marco Piccat per il suo 65° compleanno, a cura di Laura Ramello, Alex Borio e Elisabetta Nicola, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2016, pp. 367-384.
Edizione digitalizzata a cura di Serena Modena
Rolando
Feroagudo
Bibliografia
Infurna, Marco
2016 Il duello di Rolando e Feraguto sul ponte in un affresco lombardo del Quattrocento, in “Par estude ou par acoustumance”. Saggi offerti a Marco Piccat per il suo 65° compleanno, a cura di Laura Ramello, Alex Borio e Elisabetta Nicola, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2016, pp. 367-384 (da cui proviene l’immagine).
Vigoni, Ignazio
1952 Antiche pitture in Val Menaggio, «Rivista archeologica dell’antica provincia e diocesi di Como», 133 (1952), pp. 37-55.
Zecchinelli, Mariuccia – Belloni, Luigi Mario
1990 Carlazzo: Terra antica. Lettura storica dell’attuale area comunale, Menaggio, Ed. Sampietro, 1990, pp. 45-51.
Crediti
Scheda a cura di Serena Modena.
Ultimo aggiornamento: 15 marzo 2020.