[LËUT] s. m.
[LËUT] s. m.
[FEW XIX, 195 ‘ūd ; DEAF lëut; T-L lëut; DMF luth; TLF XI, 70b luth; TLIO liuto; GDLI liùto]
0.1 liut
0.2 Dal sostantivo arabo ‘ūd ‘legno’, preceduto dall’articolo determinativo al.
0.3 Nella traslitterazione l’apostrofo rovesciato corrisponde alla lettera ‘ayn, che indica la fricativa faringale sonora [ʕ], una consonante inesistente nelle lingue europee, sentita come una sorta di [a] velare. Per questo motivo la maggior parte delle denominazioni del liuto nelle lingue occidentali si basa sulla forma *al-aúd.
0.4 Per la definizione e storia dello strumento cfr. MGG Sachteil, vol. 4, pp. 942-974; DEUMM, Il lessico, vol. 2, pp. 754-763; New Grove, vol. 15, pp. 329-43.
0.5 ‘Cordofono a pizzico con cassa di risonanza piriforme di origine medio orientale, diffuso in Europa tra il Medioevo e il XVIII secolo, liuto’.
0.6 Ella Nagy 05.03.2020. Ultimo aggiornamento: Ella Nagy 05.03.2020.
1 [Mus.] ‘Cordofono a pizzico con cassa di risonanza piriforme di origine medio orientale, diffuso in Europa tra il Medioevo e il XVIII secolo, liuto’.
– «Le grailles tentinent, si font grant hue, | Liut et harpes sonent, soefment ont viole;» La Guerra d’Attila, post 1358, ante 1373, II, XVI, 5222.